Lo Zen di Python

Tim Peters ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione e lo sviluppo del linguaggio di programmazione Python.

Ha creato 20 aforismi, di cui solo 19 sono stati scritti.

Questi aforismi sono da interpretare come le linee guida, a volte ironiche, tenute in considerazione durante le scelte prese in fase di design dell’implementazione del linguaggio.

Bello è meglio di brutto

Esplicito è meglio di implicito

Semplice è meglio di complesso

Complesso è meglio di complicato

Lineare è meglio di nidificato

Rado è meglio di denso

La leggibilità è importante

I casi speciali non sono abbastanza speciali per infrangere le regole

Sebbene la praticità batte la purezza

Gli errori non dovrebbero mai passare in silenzio

Salvo espressamente silenziati

Davanti all’ambiguità rifiuta la tentazione di indovinare

Ci dovrebbe essere un– e preferibilmente solo un –modo ovvio per farlo

Sebbene quel modo potrebbe non essere inizialmente ovvio, a meno che tu non sia olandese

Adesso è meglio che mai

Sebbene mai è spesso meglio di proprio adesso

Se l’implementazione è difficile da spiegare, è una cattiva idea

Se l’implementazione è facile da spiegare, allora potrebbe essere una buona idea

I namespace sono una grande idea — facciamone di più

Tim Peters

Li trovo dei principi molto validi, versatili e abbastanza universali da essere tranquillamente applicati in maniera più generale a molti ambiti decisionali.

Qui l’originale in inglese: PEP 20 — The Zen of Python